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UN ANNO GIUBILARE
La Santa Sede ha concesso la celebrazione di un Anno Giubilare per commemorare il Millenario del miracolo del Sant Dubte d'Ivorra. Ciò è stato sancito in due decreti della Penitenziaria Apostolica, firmati in data 3 novembre del 2009, festa di Sant Ermengol, vescovo d'Urgell.
Il primo decreto concede indulgenza plenaria a tutti i fedeli che partecipino alle celebrazioni giubilari o che visitino il Santuario del Sant Dubte sotto forma di pellegrinaggio.
Il secondo decreto concede al Vescovo di Solsona la facoltà di impartire la benedizione papale con indulgenza plenaria il giorno della celebrazione principale del Millenario.
Potete leggere i due decreti in latino, tali come arrivarono da Roma.
UN ANNO GIUBILARE? Prima di tutto occorre spiegare l’origine del giubileo. Quando il popolo d’Israele uscì dall’Egitto e si stabilì a Canaan, la terra promessa, le terre vennero suddivise in maniera equa perché nessuno fosse più ricco di un’altro e vennero pure fissate tutta una serie di norme sociali affinché la convivenza fra le diverse famiglie e tribù funzionasse bene, proprio secondo la volontà di Dio. Una delle norme faceva riferimento al riposo delle persone e della natura. Così stabilirono che il sabato era il giorno della settimana dedicato al riposo. Successivamente decisero di istituire un anno di riposo dopo sette anni lavorati: quello che conosciamo come anno sabatico, in cui tutte le persone, compresi gli animali e la terra riposavano. In quell’anno dovevano sopravvivere di ciò che avevano risparmiato gli anni anteriori. In un secondo momento decisero che ogni 49 anni dovevano fare un anno giubilare. Durante quell’anno, tutto veniva ristabilito come al principio ossia: se qualcuno per necessità economiche aveva dovuto vendere il proprio terreno, lo recuperava; se qualcun’altro lavorava come schiavo,per pagare i propri debiti,veniva liberato e il debito si estingueva automaticamente. Questo era un metodo affinché nessuno si arricchisse a discapito di altri ed era una maniera di lodare Dio che nel passato li aveva liberati dalla schiavitù. Posteriormente i profeti diedero un significato simbolico a l’anno giubilare e descrivevano “l’arrivo del Messia” come un anno giubilare: “Sono stato inviato per annunciare la buona notizia ai poveri, agli schiavi la libertà, ai cechi ridò la luce, a dare la liberà agli oppressi ed a proclamare l’anno di grazia del Signore”, diceva Isaia. A Gesù stesso si attribuisce questa missione. Alla Chiesa piacque lo spirito e le intenzioni del giubileo e stabilì che ogni 50 anni bisognava celebrarne uno, affinché tutti potessero ristabilire nella loro vita la volontà di Dio: liberarsi da ogni tipo di schiavitù, perdonare ed essere perdonati e ritrovare la luce del Signore. In occasione del Millenario del Sant Dubte, il Papa ha concesso il potere di celebrare un anno giubilare al Santuario d’Ivorra. Tutti coloro che parteciperanno alle celebrazioni e agli atti spirituali, potranno ottenere l’indulgenza. Le condizioni che stabilisce la Chiesa sono: celebrare il sacramento della penitenza, partecipare alla comunione eucaristica e pregare per le intenzioni del Papa e per la Chiesa. Nonostante ciò, per ottenere realmente l’indulgenza e ridivenire ciò che Dio vuole, non basta solo compiere esternamente quanto ci viene chiesto. Occorre soprattutto convertire il proprio cuore, detestando tutto ciò che ci separa da Dio e dal prossimo e desiderare che la propria vita sia in armonia con la volontà di Dio. Ossia, ricominciare di nuovo. In questo modo, non solo otterremo il perdono delle colpe, ma anche il pieno indulto per una vita passata lontano dal volere di Dio. Quanto detto è ciò che si conosce come “indulgenza plenaria”. Andare ad Ivorra, durante quest’anno di grazia, vuol dire, dunque, incontrarsi con Dio. Vuol dire essere più liberi e poter così ritrovare noi stessi nel suo memoriale, anche se fossimo nel bel mezzo dei nostri dubbi, grazie alla presenza viva di Cristo nell’eucarestia.
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